Ci presentiamo...
Siamo un gruppo di oltre cento soci e volontari che dal settembre 2022 lotta contro l’inquinamento atmosferico causato dai fumi navali. Biossido di azoto, polveri sottili, metalli pesanti, biossido di zolfo, sono sostanze capaci di uccidere nel tempo o di causare malattie croniche gravi, soprattutto alle persone più fragili e giovani.
Livorno è il suo porto, ma vogliamo che le navi diano occupazione senza avvelenare la popolazione e i lavoratori.
I sistemi ci sono: carburanti meno inquinanti, filtri, ammodernamento e manutenzione degli impianti, predisposizione per l’elettrificazione a banchina. Costano, è vero, ma è giusto
che siano gli armatori a sostenere questi oneri, secondo il noto principio comunitario del “chi inquina paga”.
Non attraverso compensazioni economiche, come quelle che avvantaggiano solo alcune categorie commerciali, ma con investimenti a tutela della salute di tutti e di tutte.
I nostri normali interlocutori sono le varie autorità competenti in materia: Capitaneria, Autorità di Sistema Portuale, Azienda Regionale Protezione Ambientale Toscana, Distretto di Prevenzione dell’USL Toscana, Ministero dell’Ambiente. E soprattutto gli Assessorati comunali all’ambiente e al porto eancora di più il Sindaco, massima autorità sanitaria locale. Con tutti questi uffici intratteniamo da tempo rapporti diretti, spesso molto intensi e quando serve sanamente conflittuali. Perché le risposte non arrivano, o prevedono tempi di intervento lunghi e misure improbabili.
Ma un’altra parte fondamentale della nostra attività è diffondere consapevolezza nella popolazione. Troppo spesso ci rendiamo conto che i livornesi non comprendono il grave rischio sanitario di una nave che fuma, anche mentre è agli ormeggi per ore ed ore.
E troppo spesso i nostri concittadini sono vittime del “ricatto occupazionale”, secondo il quale la salute è solo una merce di scambio, un prezzo da poter pagare per accedere ad un lavoro quasi sempre precario e sottopagato, come quello dell’indotto delle crociere.
Sono entrambe battaglie difficili, quella verso le autorità e quella che cerca di diffondere con incontri, comunicati, flash mob, una maggiore coscienza collettiva.
Per questo abbiamo bisogno anche del tuo aiuto.